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Barbara De Giuli

Pratico ed insegno lo yoga da tanti anni.

Nel 2017 incontro la tradizione del kashmir con il Maestro Eric Baret.

“Quando un cuore incontra un cuore aperto, quando un fiammifero si avvicina ad un fiammifero acceso, esso gioisce nell’unità, nella fiamma non c’è piùfiammifero. Questa si chiama trasmissione. Ma non c’è nulla che sia trasmesso. Nessuno trasmette, nessuno riceve, c’è trasmissione da cuore a cuore. Non c’è che un cuore. Tutto il resto è romanzo.” Eric Baret

Nell’arte tradizionale c’è pura celebrazione della vita. Durante la pratica si prende nota di ciò che c’è nell’istante. Si osservano gli schemi, le tensioni in qualsiasi modo appaiano, che sia a livello fisico, respiratorio od emotivo poco importa. Nelle sessioni di yoga semplicemente osserviamo l’evidenza, il nostro funzionamento. La tensione, lo schema, l’iperemotività, una volta scoperti, scivolano via come neve al sole per lasciare che emerga il nostro stato naturale, la pace, la tranquillità, il silenzio.

E’ il presentimento di questo stato di silenzio che ci invita alla pratica. Non c’è richiesta, non c’è progressione, non c’è nulla se non il gusto di questo istante eterno.

 

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