Raffaella Ortolan. Il dubbio che nella sua vita, prima o poi, sarebbe entrato lo yoga è sorto presto, intorno ai sei anni. Non perché fosse particolarmente snodata ma perché una certa attitudine alla ricerca lo faceva presagire. La sua storia parte dalle arti marziali, Karate e Tae-Kwon-do da cui ha appreso la disciplina, la pazienza e l’importanza di respirare, ma più di tutto il rispetto per l’insegnamento. Questo le ha permesso spesso di apprendere molto e molto in fretta dagli insegnanti, consapevole di essere stata fortunata a conoscerne di molto speciali. Così anche il suo incontro con lo yoga è stato da subito speciale: nessuna delle parole dei suoi insegnanti è andata perduta e tutto risuonava così bene che quando ha incrociato sulla sua strada Clemi Tedeschi, insegnante generosa e materna, non ha avuto dubbi. Dopo aver frequentato il corso di formazione Yoga per Crescere, che le ha fatto ritrovare “la Raffaella bambina”, ha iniziato con un piccolo gruppo di bimbi il suo cammino di condivisione e crescita con la pedagogia yoga che dura da quattro anni consecutivi in un piccolo centro olistico a cui si è aggiunto un gruppo dedicato agli adolescenti, poi sono arrivati i progetti e le collaborazioni per la scuola primaria come esperto “YOGA” oltre a numerose esperienze di yoga family e laboratori a tema in collaborazione con l’associazione AIPY (Associazione Italiana Pedagogia Yoga).
Ha proseguito con Clemi il percorso formativo per portare la sua visione dolce dello yoga anche agli adulti con il metodo SAMATVA: una pratica che attraverso il respiro sblocca profondamente il corpo e la mente e conduce allo stato di yoga, con parole misurate ed efficaci, perché nella semplicità c’è la giusta misura. Un altro incontro importante, con il Maestro Eric Baret e la tradizione del Kashmir, ha portato l’ascolto profondo nella pratica.
Così ora si divide, o si moltiplica, tra bimbi e adulti con la stessa attitudine: prendersi cura senza invadenza ed apprendere ogni giorno almeno una cosa nuova. La nuova vita sui colli bolognesi, a Casalecchio di Reno nel silenzio delle vigne, le consente di ospitare gli allievi per seminari ed incontri formativi, nella natura.