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Roberta Rendina

Biografia di Roberta Rendina

Fondatrice di Hridaya Yoga Italia e Program Senior Coordinator

Il suo messaggio e l’ispirazione filosofica prendono spunto dalla dottrina non dualista dello Shivaismo del Kashmir di Abhinavagupta

Le tecniche di Hatha Yoga, Pranayama e Meditazione hanno come fonti continue di ispirazione Sri Aurobindo, Swami Sivananda, Ramana Maharshi, Andrè Van Lysbeth, e molti altri.

Lo studio dei Chakra e della Kundalini sono guidati dalle conoscenze di Swami Satyananda Saraswati

Roberta laureata in Diritto Internazionale sulla Protezione della Biodiversità, nella prima parte della sua vita si dedica all’associazionismo e attivismo ecologista e animalista e si coinvolge poi a vario titolo in politica, o almeno in quella che lei ritiene la politica un po più sana del suo Paese scegliendo i Verdi per fare questa esperienza che con diversi ruoli vive per più di 10 anni.

La scelta avviene in modo piuttosto singolare all’età di 13 anni quando per l’estrema sensibilità e amore nei confronti degli animali, quasi si ammala per le condizioni degli animali ospitati dal canile della città calabrese dove abita e lascia per un anno la scuola per dedicarsi esclusivamente a loro. Ad un certo punto disperata per le condizioni di vita,se così si può chiamare, di quelle povere creature alimentate quando andava bene con riso soffiato e acqua e stanca di trovare al mattino decine di cuccioli morti per i morsi dei ratti o per congelamento, scrive alla parlamentare Anna Maria Procacci raccontando ogni particolare di ciò che aveva visto e sentito incluso ciò che non le tornava delle riunioni dell’associazione che lo gestiva, a cui partecipava. L’On Procacci non tarda a contattarla per la gravità della situazione. Era incappata in uno dei tanti casi di corruzione e distrazione di fondi e doveva immediatamente allontanarsi da quel posto diventato estremamente pericoloso per lei e i suoi familiari. La Procacci si impegna ad occuparsi personalmente della vicenda. Appena in grado di inserirsi in un contesto politico e motivata da una grande ansia per le condizioni disumane della società e dell’assurdo rapporto degli esseri viventi con la madre terra che li ospita, ovviamente sceglie i Verdi di cui la Procacci era appunto parlamentare.

Da questo amore potremmo dire ‘francescano’ per gli animali e dall’estasi che le proveniva dal contatto e dalla permanenza in natura appena in grado di ribaltare l’autorità paterna a 16 anni decide che non si alimenterà mai più con alcun essere senziente e diventa vegetariana. La sua ferma convinzione e nessun tipo di proselitismo portano negli anni sua madre, altri familiari e molti amici sulla stessa strada. Gli anni con i Verdi e al fianco di Associazioni ecologiste e animaliste tra cui alcune fondate da lei stessa portano molteplici esperienze e molte disillusioni. Poco prima dei 30 anni partecipa ‘per caso’ ad una lezione di yoga, letteralmente trascinata da un’amica con cui condivideva la casa per alcuni mesi. Rimane letteralmente folgorata dall’esperienza. Uno stato di pace e quel placarsi finalmente dell’angoscia perenne che l’accompagnava dalla nascita per le sorti del pianeta e dell’umanità. E’ l’inizio di una storia d’amore che non avrà mai fine quella con lo Yoga e tutte le discipline affini sondate e sperimentate con la curiosità che da sempre l’accompagna. Abbandona tutte le attività esteriori compresa la politica stanca dell’enorme sproporzione tra l’energia impiegata e i risultati ottenuti e decide di dedicarsi solo all’approfondimento della sua vera natura che null’altro è se non la vera natura di tutte le cose. Comincia a praticare in modo assiduo fino a raggiungere le 6 ore al giorno di sola pratica personale. Comincia sotto la guida di Corina Costea psicologa della scuola di Assaggioli nella Scuola di Yoga e MeditazioneTripura Sundari di Bologna, poi prende un’anno di aspettativa dall’Università di Bologna dove lavorava prima come funzionario nell’Area Relazioni Internazionali e poi come PHD presso la Facoltà di Agraria sullo Sviluppo Sostenibile e nel Progetto Un Anno conto lo Spreco di cui è stata coordinatrice e si trasferisce all’estero. Si diploma da insegnante di Yoga presso la Federazione Atman con sede a Copenaghen e per alcuni anni vive in Ashram dedicandosi solo alla pratica spirituale. Si trasferisce poi in Svezia con l’allora compagno e fondano insieme il Farjas Retreat Center immerso nella natura e a pochi km dal mare nell’area di Goteborg.

Nelle lunghe giornate immersa e spesso isolata nei boschi della Svezia, vive profonde e mistiche esperienze spirituali che la portano a distaccarsi dalla Federazione dove si era diplomata e dal Centro fondato vicino Goteborg per viaggiare alla ricerca del cuore delle filosofie indiane e non solo. Viaggia a lungo e da sola attraverso l’Europa, l’India e il Sud America alla scoperta di pratiche ed esperienze differenti che vanno dallo Yoga Integrale e dagli insegnamenti di Sri Aurobindo a quelli di Van Lysbeth e ancora a Ramana Maharshi a cui è dedicato il nome dell’Associazione Hridaya fondata nel 2014 al suo ritorno in Italia. Ma l’incontro più importante degli ultimi anni avviene appunto inaspettatamente in Italia. Su suggerimento di un amico anche lui insegnate di Yoga contatta infatti Mark Dyczkowsky del quale si riconosce immediatamente allieva percependo nei suoi insegnamenti una profondità e coerenza fino ad allora ancora mai sperimentata.

Ha collezionato negli anni innumerevoli diplomi e attestati di formazione come Operatrice Olistica dal Trattamento Osteopatico al Massaggio Energetico Spirituale di Lama Govinda.

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